Circondata da foreste di pino146 miglia a nord di Phoenix, poco oltre i 2000 metri, Flagstaff è una delle città più alte dello stato ed è anche, insieme a Williams, uno dei punti di partenza privilegiati verso l’Arizona settentrionale.
La parte più vecchia della città, in centro, mantiene ancora un certo sapore di frontiera che si esprime nei suoi molti edifici storici ma ciò che colpisce di più il visitatore che giunge a Flagstaff è la serie interminabile di insegne luminose che pubblicizzano alberghi, ristoranti, motel, stazioni di servizio e bar.
Si tratta dello scotto da pagare dal momento che la città, dalla gente del posto chiamata “Flag”, si trova all’incrocio di due autostrade interstatali e solitamente da qui si compie l’ultimo tratto di strada, 80 miglia, verso il Grand Canyon. D’estate il traffico è davvero imponente e prenotare l’albergo, consigliabile comunque in ogni stagione, diventa una scelta obbligata.
Sono pochi i turisti che si fermano a visitare Flagstaff anche se ne varrebbe la pena. I più rimangono in inverno solo per sciare sulle piste dei San Francisco Peaks, appena fuori dalla città, e su quelle appena più lontane del Fairfield Snowbowl che insieme richiamano migliaia di appassionati ogni anno mentre nella bella stagione i campi da sci diventano le montagne, le colline e i prati che si possono godere con passeggiate, escursioni e arrampicate sui sentieri organizzati dai servizi della Coconino National Forest nell’aria frizzante della regione, lontano dalla calura a volte soffocante di Phoenix.
Ma Flagstaff vanta anche altri interessanti richiami e vanta una vita culturale importante che si basa principalmente sulla Northern Arizona University.